venerdì 10 giugno 2011

Testo integrale dell' Interrogazione Parlamentare che sarà inserita nei prossimi question time al ministro del lavoro Sacconi e al ministro dello sviluppo economico Romano in merito alla situazione in SIS

Damiano, Madìa, Gatti al ministro dello sviluppo economico e al ministro del lavoro e politiche
Sociali

Premesso che:

· Siemens IT Solutions and Services (SIS) è un’azienda informatica italiana facente parte del gruppo internazionale SIS a sua volta parte del gruppo Siemens. Se nel 2006 contava circa 1000 dipendenti, in seguito a diversi processi di ristrutturazione interna e per le difficili condizioni del mercato, si è ridimensionata agli attuali 400 dipendenti tra i quali 38 dirigenti

· negli ultimi tre anni SIS ha registrato una costante contrazione dei volumi di fatturato . Per il 2011 si prevede un calo di fatturato dell’11% e una perdita di 15 milioni di euro; - nel dicembre 2010 è stata resa nota da parte della casa madre Siemens la cessione dell’intero gruppo SIS al gruppo francese Atos Origin con effetto dal luglio 2011; Siemens ha dichiarato che la cessione avrebbe comportato – sui 30.000 dipendenti di SIS – circa 1750 esuberi a livello mondiale. Da contatti informali tra le rappresentanze sindacali e l’azienda sembra che gli esuberi in capo alla sede italiana non fossero superiori, nelle previsioni, alle 50 unità;

· in data 25 maggio 2011, a poco più di un mese dalla cessione, l’azienda ha preannunciato – a sorpresa - l’intenzione di richiedere la cassa integrazione guadagni speciale per 240 dipendenti di SIS Italia, pari all’incirca al 60% della forza lavoro;

· risulta agli interroganti che le organizzazioni sindacali non siano a conoscenza del piano industriale della società nella nuova collocazione proprietaria -:


per sapere:
se il governo sia informato della situazione, di quali informazioni disponga e quali azioni intenda
intraprendere al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e le importanti competenze
professionali interne all’azienda.

Damiano, Gatti, Madìa,

mercoledì 1 giugno 2011

What's Up?

La solita musica da 10 anni



ANCHE NOI SIAMO “INDIGNATI……”

240 dipendenti
CIGS
Per 12 mesi a 0 ore
Dopo un lungo (e colpevole) silenzio Siemens It Solutions and Services spa torna a far sentire la sua voce.
Lo fa, brutalmente, richiedendo la messa in cassa integrazione straordinaria di 240 persone (circa il 60% della sua attuale forza lavoro) suddivise fra Milano, Roma ed Avellino e, per giunta, alla immediata vigilia della cessione dei suoi servizi IT ad Atos Origin.
Si tratta, ancora una volta, di una iniziativa pesante e destinata ad incidere, ulteriormente, sui livelli occupazionali e di reddito dei dipendenti di SIS dopo che, per anni, gli stessi sono stati oggetto di procedure ripetute. L’indignazione dei lavoratori e delle lavoratrici SIS, pur traendo origine dal recente lungo silenzio dell’azienda e dalla durezza dell’intervento ipotizzato (che sembra non lasciare spazi ad alternative di alcun tipo) sconta, soprattutto, la decisione della casa
madre presa, nei fatti, già qualche anno fa, di abbandonare al proprio destino SIS
(pur nella consapevolezza di essere costretta ad investire dei soldi nelle diverse
operazioni di ristrutturazioni).
Eppure SIS continua ad essere, ad esempio, un’azienda con uno sproporzionato rapporto dirigenti/dipendenti e con un elevato numero di consulenti (non tutti, naturalmente, necessari in egual misura) ecc.
In tali circostanze Siemens fa, dunque, la cosa più semplice: scarica, ancora una volta, sui lavoratori i costi della sua incapacità di risollevare le sorti dell’azienda con gli strumenti propri di chi è in grado e vuole dotarsi di una adeguata strategia industriale.
Il sindacato, i lavoratori, intendono opporsi, con decisione, a quella che appare, in modo evidente, una decisione sconsiderata che, se attivata in modo conforme ai piani dell’azienda, rischierebbe addirittura di predisporre le condizioni per ulteriori tagli (questa volta di Atos Origin) riducendo, ulteriormente, le aree di mercato.
Per parte nostra auspichiamo che il Ministero del Lavoro riesca a “comporre” una vicenda che si presenta, fin d’ora, molto complessa e difficile e che, fra l’altro, dovrà vedere la rapida integrazione di ciò che resterà di SIS in Atos Origin cercando di evitare, nei limiti di quanto ciò sarà possibile, gli effetti delle diverse organizzazioni delle due aziende.
Per queste ragioni i dipendenti SIS di Roma si asterranno il giorno 6 Giugno 2011 dal lavoro per quattro ore (8.30 – 12.30) manifestando non solo il loro fermo dissenso nei confronti dell’iniziativa aziendale ma soprattutto perché chiedono che l’azienda assuma, anche di fronte al Ministero del Lavoro, la sua responsabilità e dia inizio ad una trattativa seria e responsabile che eviti soluzioni drastiche (sia per i lavoratori che per l’azienda).

Roma 27.05.2011
RSU SIS Roma
Fismic Nazionale
Uilm Nazionale