Damiano, Madìa, Gatti al ministro dello sviluppo economico e al ministro del lavoro e politiche
Sociali
Premesso che:
· Siemens IT Solutions and Services (SIS) è un’azienda informatica italiana facente parte del gruppo internazionale SIS a sua volta parte del gruppo Siemens. Se nel 2006 contava circa 1000 dipendenti, in seguito a diversi processi di ristrutturazione interna e per le difficili condizioni del mercato, si è ridimensionata agli attuali 400 dipendenti tra i quali 38 dirigenti
· negli ultimi tre anni SIS ha registrato una costante contrazione dei volumi di fatturato . Per il 2011 si prevede un calo di fatturato dell’11% e una perdita di 15 milioni di euro; - nel dicembre 2010 è stata resa nota da parte della casa madre Siemens la cessione dell’intero gruppo SIS al gruppo francese Atos Origin con effetto dal luglio 2011; Siemens ha dichiarato che la cessione avrebbe comportato – sui 30.000 dipendenti di SIS – circa 1750 esuberi a livello mondiale. Da contatti informali tra le rappresentanze sindacali e l’azienda sembra che gli esuberi in capo alla sede italiana non fossero superiori, nelle previsioni, alle 50 unità;
· in data 25 maggio 2011, a poco più di un mese dalla cessione, l’azienda ha preannunciato – a sorpresa - l’intenzione di richiedere la cassa integrazione guadagni speciale per 240 dipendenti di SIS Italia, pari all’incirca al 60% della forza lavoro;
· risulta agli interroganti che le organizzazioni sindacali non siano a conoscenza del piano industriale della società nella nuova collocazione proprietaria -:
per sapere:
se il governo sia informato della situazione, di quali informazioni disponga e quali azioni intenda
intraprendere al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e le importanti competenze
professionali interne all’azienda.
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